Rinviare gli impegni, gli appuntamenti, le scadenze importanti, cosa si cela dietro questo comportamento? Cosa afferma la psicologia.
Capita a chiunque di dover rinviare un impegno o un appuntamento al sopraggiungere di un imprevisto. Nulla di particolarmente sorprendente, non è possibile controllare ogni aspetto della vita e i contrattempi ne fanno parte. Ma cosa significa quando queste situazioni si ripetono in modo più o meno consapevole?
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Procrastinare una qualsiasi scadenza, può diventare un problema se diventa una sorta di abitudine, un modo di operare che si ripete e avviene in ogni occasione dal lavoro alla vita affettiva. Gli effetti possono essere molti gravi e non bisogna sottovalutare questo aspetto, se impedisce di confrontarsi con la vita quotidiana. La psicologia può fornire alcuni spunti di riflessione interessanti. Vediamoli insieme.
Procrastinare di continuo, paura o pigrizia?
La tendenza di rinviare continuamente gli impegni e le scadenze quotidiane è per molte persone soltanto una questione di pigrizia e di indolenza verso le attività da svolgere. In realtà le cose potrebbero essere più complesse. La procrastinazione che diventa un’abitudine non ha più a che fare con la gestione del tempo.
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Diventa infatti una questione di gestione delle emozioni che si provano. Soprattutto quando ci si trova davanti compiti o impegni che appaiono faticosi, noiosi o stressanti. Ma queste valutazioni dipendono dall’interpretazioni soggettive della realtà, non sono i compiti o gli impegni che si devono affrontare. Sono l’ansia, i timori, le insicurezze interiori che dettano i giudizi sulla realtà e quindi sulle scadenze da affrontare.
Frustrazioni e ansia spingono le scelte verso il rinvio di momenti di disagio che si possono provare, anche sapendo che tale rinvio determinerà ulteriori problemi in futuro. Si preferisce un sollievo immediato e di breve durata piuttosto che un confronto con la realtà della vita. Ma questo non cancella l’ansia, né l’impegno da affrontare. Capita che a causare questo comportamento è la paura del fallimento, il timore cioè di non essere all’altezza.
Ma anche il timore del successo e delle responsabilità che ne derivano, può causare la tendenza a procrastinare ogni appuntamento. Anche in questo caso a dettare le scelte non è la realtà delle cose, ma le emozioni che si provano, le paure e le insicurezze. Spesso è un problema di autocontrollo, si preferisce una ricompensa a breve termine, piuttosto che un impegno in un compito difficile ma importante.
Per concludere si può dire che a volte rinviare è sintomo di lungimiranza, se l’obiettivo è trovare una soluzione alternativa a un problema o prepararsi al meglio per un lavoro. Ma se la procrastinazione diventa un’abitudine, tale da immobilizzare e bloccare, si tratta del sintomo di disagi più profondi che vanno affrontati.